Sulla destra del dipinto si scorge metà di un vassoio ovale sagomato in argento dorato e sbalzato, appoggiato in verticale a un piano coperto da un prezioso tessuto di damasco rosso. L’oggetto presenta lungo il bordo una ricca decorazione a ghirlande floreali e foglie intrecciate, di elevato virtuosismo tecnico, mentre al centro mostra una superficie liscia.
Oggetti preziosi di questo genere venivano usualmente esposti sulle credenze, assieme ai piatti da parata e agli altri “argenti domestici” per esibire la ricchezza delle famiglia che li possedeva. L’usanza di esporre suntuosi corredi si diffonde nel corso del Cinquecento. Tali oggetti avevano unicamente lo scopo di far mostra di sé ed erano oggetto di scambio e di doni.
Un altro vassoio ovale in argento con una bassa alzata, sbalzato a motivi di volute, cesellato e traforato lungo il bordo, è retto dal paggio e utilizzato come portagioie.
I due preziosi vassoi, il ricercato abbigliamento della contessa, gli innumerevoli gioielli da lei indossati, la presenza del paggio hanno lo scopo di testimoniare l’alto lignaggio della donna ritratta.

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Particolare
tratto da

Benedetto Gennari il Giovane, Ritratto di Ricciarda Cybo Gonzaga, 1666

Bibliografia

Potere e ricchezza, in Convivium. Fasto e stile a tavola tra XVI e XIX secolo, Modena 2007, p. 209

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