San Pietro brandisce un’arma manesca a lama ricurva, identificabile probabilmente con una stortetta, in base alla lama scanalata di media lunghezza tagliata verso la punta. L’impugnatura è parzialmente visibile e termina con un pomo a cappetta.
Con il termine storta si indicava una varia tipologia di armi bianche manesche, di media lunghezza, con lama larga, curva, a filo e punta. Si diffonde in italia alla metà del XV secolo, per uso prevalentemente venatorio.
Nelle testimonianze iconografiche è generalmente riferita a personaggi di origine orientale e compare spesso in molti dipinti di soggetto biblico o mitologico: è l’arma usata da Giuditta per decapitare Oloferne in molte tavole e sculture rinascimentali (Sandro Botticelli, Ritorno di Giuditta a Betulia, 1472, Galleria degli Uffizi, Firenze; Donatello, Giuditta e Oloferne, 1453-57, Museo del Bargello, Firenze); Mercurio la impugna nella Primavera (Sandro Botticelli, 1480 c., Galleria degli Uffizi, Firenze).
Particolare
tratto da
Giacomo Cavedone, Cattura di Cristo, 1620-1630
Bibliografia
Carlo De Vita (a cura di), Armi bianche dal Medioevo all’Età moderna, Dizionari terminologici 3, Firenze 1983
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