La pecora solitamente rappresenta l’innocenza, la purezza, ma anche la fragilità e l’ingenuità dello spirito umano. In questo caso, trattandosi di un animale semplice, considerato poco acuto e intelligente, preda di tranelli e furbizie altrui, è specchio dello sciocco giullare che si limita a far ridere la gente per la sua condotta ingenua e bizzarra, al limite tra senno e follia.
La pecora diventa dunque la personificazione del giullare, metafora della sua stoltezza.
Il cartiglio in basso a destra è di incerta interpretazione, a causa di una porzione di colore che si è staccata e ne compromette l’integra leggibilità, potrebbe trattarsi dell’oscuro motto: «Sic Genius», (così è il genio), oppure potrebbe anche indicare il nome del soggetto rappresentato, Gero o Gerino.

U

Particolare
tratto da

Giovanni di Niccolò Luteri, Buffone di corte, 1508 – 1510 c

Bibliografia

J. Hall, voce Pecora, in Dizionario dei soggetti e dei simboli nell’arte, Milano, 1983, pp. 32-33;
L. Impelluso, voce Pecora, in La natura e i suoi simboli. Piante, fiori e animali, Milano 2003, pp. 247-50.

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