La mela: dal latino popolare mēlum (gr. attico μῆλον), è un frutto che presenta una forma varia, per lo più sferica, ombelicata alle due estremità, con polpa croccante, talora farinosa, e buccia di vario colore.
Il termine mela potrebbe essere messo in relazione con la radice indoeuropea mal – dal significato di essere molle, dolce, ed avere forse un legame con malva e miele.
La pianta del melo che oggi conosciamo ha origine in Asia centrale fino al confine con la Cina ed è l’evoluzione di meli botanici risalenti al neolitico.
Nell’iconografia del Peccato Originale, la mela ricopre il ruolo del frutto proibito proveniente dall’albero attorno a cui è attorcigliato il serpente, che allegoricamente rappresenta Satana. In realtà la Genesi non parla di mela ma di “albero della conoscenza del Bene e del Male”. La raffigurazione di un albero di melo probabilmente nasce dal fatto che la parola latina malum (mela) significa tanto melo che male, peccato. Nell’iconografia cristiana, Eva che coglie la mela porgendola ad Adamo simboleggia l’offerta del peccato e la tentazione.
All’opposto, in molte raffigurazioni della Madonna col Bambino, la mela passata da Gesù alla madre allude all’opera di redenzione dal Peccato Originale, diventando simbolo di salvezza.

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Particolare
tratto da

Joos Van Cleve, Madonna col Bambino e Sant’Anna, c.1516

Bibliografia

L. Impelluso, voce Mela, in La natura e i suoi simboli. Piante, fiori e animali, Milano 2003, p. 149
J. Hall, voce Adamo ed Eva, in Dizionario dei soggetti e dei simboli nell’arte, Milano 1983, pp. 28-29
J. Hall, voce Maria Vergine, in Dizionario dei soggetti e dei simboli nell’arte, Milano 1983, p. 266
C. Lapucci, A.M. Antoni, La simbologia delle piante. Magia, leggende, araldica e curiosità del mondo vegetale, Firenze 2016, pp. 260-263

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