La mazza d’arme impugnata da Alfonso d’Este (Ferrara, 21 luglio 1476 – 31 ottobre 1534), è totalmente in metallo, con testa formata da coste sagomate e con manico decorato in oro.
La mazza d’arme era un tipo di mazza da botta, realizzata in ferro e utilizzata dalla cavalleria. Era costituita da una testa di forma varia e di un manico che faceva corpo con la testa. Fino al XVII secolo fu impiegata in tutti i cointesti bellici europei, oltre che nella guerra contro il turco.
Considerata una derivazione della clava, al termine della sua evoluzione nel XV secolo, la mazza aveva un lungo manico, interamente in metallo, e poteva avere testa formata da coste multiple disposte a raggio intorno alla sommità del manico, come in questo caso, oppure avere testa a sfera, a cipolla, o di altra forma, con brocchi e cuspidi di varie sezioni. Veniva portata solitamente appesa alla sella ed era munita di un laccio o catenella per assicurarla al polso.
La mazza d’arme rimase in seguito in uso come simbolo di potere e poteva anche essere realizzata in metalli preziosi e ornata da decorazioni, a seconda del rango del proprietario. Quella impugnata da Alfonso I d’Este nel ritratto di Battista Dossi è una mazza d’arme di modello probabilmente tedesco, che presenta tutte le caratteristiche di un’arma utilizzabile.

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Particolare
tratto da

Battista di Niccolò Luteri detto Battista Dossi, Ritratto di Alfonso d’Este, 1534-1536

Sitografia

LA STORIA SI NASCONDE NEI DETTAGLI

UN PROGETTO DIDATTICO DELLE GALLERIE ESTENSI