Il limone, dall’arabo līmūm e dal persiano līmūn è un agrume molto noto, importante soprattutto per il suo frutto profumato, detto anch’esso limone. È una pianta asiatica che venne portata in Europa da Alessandro Magno, diffusa soprattutto grazie agli arabi e alle crociate. In Italia la prima attestazione della sua presenza risale al 1095. Posteriore di un secolo è uno dei primi trattati sugli usi terapeutici e culinari della pianta, compilato dal medico arabo Ibn Jamiya: già all’epoca il limone veniva usato come disinfettante per l’apparato respiratorio o come condimento.
Più tardi, il frutto iniziò ad essere consumato anche sotto aceto con miele e zafferano, utilizzato come antidoto contro i veleni e, singolarmente, per reprimere i desideri sessuali della donna.
La tradizione cristiana associa l’immagine della pianta di limone a quella della Vergine Maria, in quanto questo frutto ha un dolce profumo, un aspetto gradevole ed è ricco di numerose proprietà curative, tra cui quella di essere un potente rimedio contro i veleni.
In base a quest’ultima caratteristica, e dal momento che cresce sotto i raggi del sole, si è attribuito alla pianta anche un significato di salvezza.
Questo valore viene messo in luce nelle tre opere prese in esame, in cui il frutto si pone come sfondo della Vergine e ne esalta le virtù.
Particolare
tratto da
Particolare tratto da: Giovan Francesco Caroto, Madonna col Bambino e San Giovannino, 1501
Antonio Allegri detto Correggio, Madonna dei limoni, 1511
Joos Van Cleve, Madonna col Bambino e Sant’Anna, c.1516
Bibliografia
L. Impelluso, voce Limone, in La natura e i suoi simboli. Piante, fiori e animali, Milano 2003, p. 137
F. Zara, V. Pandiani (a cura di), voce Limone, in Arte orto, Percorso artistico-botanico tra Pinacoteca e Orto botanico di Brera, Brera 2016.
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