In basso a destra del dipinto è rappresentato un leone, figura ambivalente, emblema di coraggio, forza e regalità, ma anche di ferocia, istinti indomabili e cupidigia.
In questo caso il dipinto rimanda alla storia di san Gerolamo, che durante il suo eremitaggio nel deserto aveva incontrato un leone ferito e zoppicante al quale aveva tolto una spina dalla zampa.
Il santo aveva trovato il coraggio di avvicinarsi alla feroce belva, che quel momento si trasformò in un docile animale fedele e rimase sempre vicino a Gerolamo.
Il leone in questo caso è simbolo delle passioni domate e mette in luce le virtù del santo che è riuscito a placare l’istintiva aggressività dell’animale.
Particolare
tratto da
Pellegrino Aretusi detto Pellegrino Munari o Pellegrino da Modena, Madonna in trono con i Santi Geminiano e Girolamo, 1507-1509
Bibliografia
J. Hall, voce Leone, in Dizionario dei soggetti e dei simboli nell’arte, Milano, 1983, p.244;
L. Impelluso, voce Leone, in La natura e i suoi simboli. Piante, fiori e animali, Milano 2003, pp. 213-17.
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