Fra i soldati che assistono alla crocifissione molti impugnano lance con cuspide a foglia costolata o piramidale, tutte munite di nappa alla base dell’immanicatura. Si riconoscono tre spedi (di cui uno si vede solo parzialmente) con ferri costolati e più lunghi rispetto agli altri e una picca con ferro di piccole dimensioni a forma di foglia con costolatura mediana. Quella impugnata da Longino, rappresentato a cavallo accanto alla croce, con le mani incrociate sul petto, è invece una lancia da cavalleria leggera con ferro romboidale, cuspide foliata e nappa. Tutte queste armi sono sorprendentemente caratterizzate da una gorbia al cui sommo, nella giunzione con il ferro, presentano un nodo tipico della produzione armorara della seconda metà del XVI secolo.
A differenza della picca, che veniva montata su un’asta lunga fra i quattro e i sette metri, la lancia da guerra era munita di una cuspide breve ed era fissata ad un’asta più corta. Era un’arma molto versatile, usata da cavalieri e fanti.

U

Particolare
tratto da

Francesco Bianchi Ferrari, Pala delle tre croci, 1490 – 1495

Bibliografia

Carlo De Vita (a cura di), Armi bianche dal Medioevo all’Età moderna, Dizionari terminologici 3, Firenze 1983

Sitografia

LA STORIA SI NASCONDE NEI DETTAGLI

UN PROGETTO DIDATTICO DELLE GALLERIE ESTENSI