La fragola compare spesso nei dipinti rinascimentali, probabilmente perché era diffusa in tutta Europa.
Nonostante le Sacre Scritture non ne facciano menzione, la pianta della fragola è ritenuta un fiore del Paradiso. Ciò deriva probabilmente dall’interpretazione di un passo delle Metamorfosi di Ovidio (Sulmona, 20 marzo 43 a.C. – Tomi, 17 o 18 d.C.) in cui si dice che durante l’Età dell’oro, età paragonata in seguito al periodo di permanenza di Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden, l’uomo si cibasse di frutti offerti spontaneamente dalla terra, tra cui la fragola (Metamorfosi, I, 101-106).
Inoltre, essendo un frutto che matura in primavera, stagione nella quale avvengono l’Annunciazione e l’incarnazione di Cristo, la fragola è spesso associata a questi due eventi sacri. È inoltre presente in molte raffigurazioni della Natività, dell’Adorazione dei Magi e della Sacra Famiglia.
Le foglie tripartite possono alludere alla Trinità, mentre il piccolo fiore bianco viene interpretato come immagine d’ innocenza e umiltà.
A causa del colore rosso la fragola simboleggia anche la Passione di Gesù, tanto che si può spesso scorgere anche nelle rappresentazioni della Crocifissione o della Deposizione.

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Particolare
tratto da

Bibliografia

L. Impelluso, voce Fragola, in La natura e i suoi simboli. Piante, fiori e animali, Milano 2003, p. 159

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