Il drago è una creatura mitico-leggendaria dai tratti solitamente serpentini o comunque affini ai rettili ed è presente nell’immaginario collettivo di tutte le culture, in quelle occidentali come essere malefico portatore di morte e distruzione, in quelle orientali invece, come creatura portatrice di fortuna e bontà.
In questo dipinto il muso del drago sconfitto da San Giorgio, posto in primo piano, ha uno strano aspetto in quanto è raffigurato come un incrocio tra esseri mostruosi, a sottolineare la sua natura oscura e sinistra che rappresenta il male. Ha un becco lungo e denti aguzzi e pare accennare ad un ghigno, la testa è pelosa.
Sullo sfondo, ad evocare lo scontro, compare una seconda volta il drago, nella sua interezza, mentre sta per essere colpito da San Giorgio. L’essere infernale ha un corpo dotato di ali, una lunga coda e due zampe e rappresenta i vizi su cui vince il cavaliere cristiano con le sue virtù.

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Particolare
tratto da

Giovanni di Niccolò detto Dosso Dossi, Madonna con bambino tra i Santi Giorgio e Michele Arcangelo, 1518-1519

Bibliografia

R. Giorgi, Lucifero, Satana, Belzebù in Dizionari dell’Arte. Angeli e Demoni, Milano 2003, pp. 244-51;
L. Impelluso, voce Drago, in La natura e i suoi simboli. Piante, fiori e animali, Milano 2003, pp. 375-76.

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