Il cinghiale è un mammifero della famiglia dei suidi ed è originario dell’Eurasia e del Nord Africa, preferisce come habitat zone boschive o paludose. Presente nelle più disparate culture e mitologie, dalle epoche più remote a quelle più vicine, viene apprezzato per le sue qualità di selvaggina nobile.
Nel mondo antico il cinghiale aveva un forte significato simbolico. Nel mondo greco, fin da Omero, era il simbolo del coraggio virile, dell’indomabile ferocia e dell’audacia propria del guerriero.
Nella mitologia greca, ad esempio, vengono citati due cinghiali mitici: il cinghiale di Erimanto, narrato in una delle dodici fatiche di Eracle e il cinghiale Calidonio, mandato da Ares per punire Adone. Nella cultura e mitologia antica simboleggia l’energia maschile.
Per i celti era invece un animale sacro, rappresentazione della forza divina allo stato selvaggio.
Nelle culture mediterranee il cinghiale veniva identificato con la Morte, per il colore scuro e le abitudini notturne: ucciderlo significava sconfiggere l’Oltretomba.
In questo dipinto il cinghiale appeso per le zampe posteriori ha soltanto il valore di animale preda di caccia destinato ad un banchetto.
Particolare
tratto da
Seguace di Beuckelaer Joachim, Scena di mercato con venditrice di carne e pesci, sullo sfondo Cristo in casa di Marta e Maria, ultimo quarto sec. XVI
Bibliografia
J. Hall, voce Cinghiale, in Dizionario dei soggetti e dei simboli nell’arte, Milano 1983, p.103
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