L’albarello è un vasetto cilindrico con bocca ampia realizzato in maiolica.
Veniva usato come recipiente nelle antiche farmacie per contenere spezie, prodotti erboristici o preparati medicinali come unguenti e polveri.
Questo specifico contenitore si diffuse in Italia nel corso del Medioevo e del Rinascimento. L’oggetto qui raffigurato è dotato di un coperchio ed ha una decorazione blu-cobalto a girali nel corpo del vaso e a palmette sotto il bordo svasato superiore, il fondo è bianco.
Nel dipinto, è posizionato sopra la testata del letto di Santa Elisabetta, reduce dal parto, per ricreare un interno domestico realistico, a ricordare unguenti o preparati somministrati alle puerpere per lenire le sofferenze del parto.
La colorazione bianca e blu e la forma dell’albarello sembrano liberamente ispirate a ceramiche anatoliche, in particolare di Iznik, molto imitate dai centri ceramici dell’Italia centrale, fra cui Montelupo fiorentino. In particolare, i vasai montelupini avevano il monopolio delle forniture ceramiche destinate agli ospedali dello Stato fiorentino.

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Particolare
tratto da

Giuliano Bugiardini, Natività di San Giovanni Battista, 1517-1518

Bibliografia

F. Berti, Storia della ceramica di Montelupo. Ceramiche da farmacia, pavimenti maiolicati e produzioni minori, Vol. III, Montelupo fiorentino 1999.

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