Un bacile con una brocca in metallo finemente lavorata, probabilmente in bronzo, compaiono su un tavolino in un dipinto raffigurante l’Annunciazione. Ciò è forse riferito al rito dell’abluzione delle mani durante la funzione liturgica, a cui alluderebbe anche il tovagliolo bianco posto al di sotto. Lo sgabello rappresenterebbe dunque l’altare, rimando simbolico alla nascita e al sacrificio di Cristo che lava i peccati dell’uomo.
La brocca serviva per contenere l’acqua, la struttura è quella di un’anfora con alto piede fornita di manico ad ansa a forma di serpente, di un versatoio anch’esso serpentiforme e di un coperchio sormontato da una figura. Il manufatto è molto simile ad una brocca del Museo Nazionale del Bargello di Firenze risalente al XV sec. Il bacile è a forma di piatto concavo e serviva per raccogliere l’acqua; insieme alla brocca forma un servizio detto “da lavabo”.
Bibliografia: Brocca, Servizio da lavabo, in Suppellettile ecclesiastica, a cura di B. Montevecchi e S. Vasco Rocca, Firenze, 1988, pp. 227, 232-33.
Sitografia: https://it.wikipedia.org/wiki/Brocca;
https://it.cathopedia.org/wiki/Servizio_da_lavabo
Particolare tratto da: Pittore della Germania meridionale, Annunciazione, c. 1450
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