Custodire l’eredità culturale della famiglia d’Este: un percorso tra mecenatismo, potere e bellezza che ancora oggi attraversa le città di Modena e Sassuolo.

Un’introduzione alle Gallerie Estensi a cura della direttrice Alessandra Necci.

Le Gallerie Estensi sono un museo diffuso che si estende tra Modena e Sassuolo; la prima città ospita la Galleria propriamente detta, la Biblioteca Estense Universitaria e il Lapidario Estense, mentre la seconda accoglie una delle più importanti residenze barocche dell’Italia settentrionale: il Palazzo Ducale. Nel loro insieme, le sedi costituiscono una preziosa testimonianza della storia della famiglia d’Este: una storia di collezionismo e bellezza, presente nelle meraviglie in esse conservate.

Dopo aver governato per lungo tempo con Ferrara capitale, alla fine del Cinquecento gli Estensi si spostano su Modena e il territorio circostante, rendendo la città un vero e proprio polo culturale dell’Italia settentrionale. Visitare le Gallerie Estensi è un vero e proprio viaggio, scopri il perché attraverso le parole della direttrice Alessandra Necci:

“Il Palazzo Ducale di Sassuolo nasce come volontà precisa del duca Francesco I di realizzare una delizia, ovvero una residenza raffinata ad uso della corte durante le pause estive, con una intuizione strepitosa: quella dei giochi d’acqua, ripresa successivamente anche dalla Francia del Seicento e delle fasi a seguire.”

Alessandra Necci, direttrice delle Gallerie Estensi

Qual è stato il ruolo degli Este nel panorama collezionistico italiano?

Dopo i Savoia, la Famiglia d’Este è stata la più longeva e influente per il nostro Paese: insediatasi a Ferrara, Modena e Reggio Emilia nel Medioevo, è rimasta al potere quasi fino all’Unità d’Italia. Gli estensi sono sempre stati donne e uomini di potere: da un lato arguti politici, dall’altro straordinari mecenati e committenti.

Le corti estensi hanno ospitato tutti i più importanti intellettuali, artisti e ambasciatori del tempo, permettendo alla Famiglia di stringere legami con personalità di spicco dell’ambiente culturale italiano ed europeo. Guarda il video per scoprire qual è stato il ruolo degli Este nel panorama collezionistico italiano:

Isabella e Lucrezia: due volti del Rinascimento estense

La dinastia estense vanta al suo interno straordinarie figure femminili, che hanno saputo reclamare il loro posto e affermare la loro influenza nel Rinascimento Italiano. Tra queste, due hanno saputo caratterizzarsi maggiormente e sono rimaste nella memoria collettiva: Isabella d’Este e Lucrezia Borgia.

Figlia di Ercole I ed Eleonora d’Aragona, Isabella d’Este nasce a Ferrara: è considerata la più grande collezionista femminile del Rinascimento italiano, capace di utilizzare l’arte e la cultura sia per arricchire i propri camerini a Mantova sia per rafforzare la propria immagine e posizione nel panorama politico.

Secondo la direttrice Alessandra Necci, tuttavia, Lucrezia Borgia costituisce una figura ancor più interessante: una figura che non gode di una fama sempre positiva, ma che ha dato un contributo fondamentale alla cultura italiana del suo tempo. Lucrezia entra nella famiglia estense dopo il matrimonio con Alfonso d’Este, diventando duchessa di Ferrara e dimostrando innate capacità sia come reggente che come mecenate.

“La famiglia d’Este ha avuto un ruolo rilevante nelle vicende che hanno segnato il territorio di Modena sia a livello culturale che sociale, rendendolo ciò che è oggi. È importante ricordare la loro storia nella sua interezza, con tutte le sue complessità e le sue luci e ombre, perché senza di essa non si può capire né dove siamo né verso dove andremo in futuro.”

Alessandra Necci, direttrice delle Gallerie Estensi

I musei salveranno il mondo?

I musei non sono luoghi statici, bensì dei presidi forti e attivi sul territorio. Un terreno in cui ci si incontra, si nutre lo spirito e si instaurano dialoghi: sono le nuove agorà, cuore pulsante delle città.

La risposta della direttrice Alessandra Necci è chiara: i musei salvano già il mondo, e l’hanno già salvato in passato. Guarda il video per scoprire il motivo:

Le Gallerie Estensi non sono soltanto luoghi di conservazione, ma spazi in cui si continua a tessere il filo della storia. Ogni opera, ogni architettura, ogni documento racconta l’identità profonda di una famiglia che ha trasformato l’arte in linguaggio politico e il mecenatismo in azione civile.

Per conoscere davvero questa eredità, non resta che entrare in questi luoghi e lasciarsi guidare dalla bellezza: scopri di più sulle sedi di Modena e Sassuolo e organizza la tua visita!