Sesterzio di Adriano. Roma, 132-135 d.C. (Inv. Aq108)
Il Medagliere Estense, che custodisce oltre 37.000 monete e medaglie, rappresenta una parte molto importante delle collezioni delle Gallerie Estensi.
Nell’ambito di un più ampio progetto che ne prevede il riordino, la catalogazione e il restauro, si stanno concludendo i lavori sul suo nucleo storico, ovvero circa 300 monete contraddistinte dalla cosiddetta “aquiletta estense”. Si tratta di monete contrassegnate sul dritto (o a volte sul rovescio) da una punzonatura recante il simbolo di una piccola aquila vista di fronte, con ali spiegate e testa rivolta a sinistra, come marchio di proprietà ducale. Tale punzonatura era ottenuta colando una minuscola goccia, di argento su monete in oro o bronzo e d’oro su monete d’argento, all’interno di una cavità di forma ovale realizzata sulla superficie della moneta.
Si ritiene che la contromarca sia stata applicata sulle monete appartenenti alla collezione di Alfonso II d’Este negli ultimi decenni del XVI secolo, quando la collezione numismatica della famiglia d’Este raggiunse la sua maggiore consistenza, grazie anche alla consulenza di eruditi quali Enea Vico e Pirro Ligorio, e divenne la più famosa raccolta di monete antiche greche e romane di quel tempo. Gli esemplari contromarcati, infatti, dovevano essere originariamente tra i 1.500 e i 2.500.
La collezione di monete con contromarca estense subì nei secoli numerose dispersioni, ma nonostante le innumerevoli vicissitudini, grazie alla presenza della contromarca sulle monete, è stato finora possibile individuare le principali raccolte numismatiche, oltre a quella del Medagliere Estense, che contengono esemplari con la cosiddetta “aquiletta estense”: ad esempio a Firenze (Museo Archeologico Nazionale e Museo Nazionale del Bargello), a Milano (Civiche raccolte numismatiche del Castello Sforzesco), a Berlino (Münzkabinett) e a Forlì (Collezione Piancastelli). Ulteriori esemplari sono presenti in collezioni a Parigi, Londra e Vienna, mentre altre monete sono state rintracciate nel corso degli anni in cataloghi di aste.
Le Gallerie Estensi partecipano al progetto “Este project” che si prefigge l’arduo compito di ricostruire in versione digitale l’originaria collezione numismatica d’Este.
Nel sito appositamente realizzato (www.esteproject.it) sono già state inserite le monete conservate a Firenze, a Milano, presso il British Museum di Londra e lo Staataliche Museum di Berlino e si sta concludendo l’inserimento delle foto degli esemplari appartenenti al Medagliere Estense. Le monete, corredate da foto e da una breve scheda, saranno liberamente consultabili dando la possibilità, non solo a studiosi, ma anche al grande pubblico, di avvicinarsi a questo prezioso nucleo collezionistico.
Maria Chiara Montecchi
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