Curiosità dantesche
La straordinaria popolarità di cui ha goduto nei secoli l’opera di Dante, la leggendaria presenza di alcuni suoi personaggi, entrati a far parte dell’immaginario collettivo, hanno data vita a una serie di materiali cosiddetti minori, di immagini o stampe popolari, di rivisitazioni e volgarizzamenti. E così personaggi e vicende sono diventati soggetti di cartoline illustrate, di almanacchi, di figurine da collezionare.
Anche l’Estense, nel suo articolato comporsi, conserva alcune di queste curiosità dantesche, a fianco dei preziosi manoscritti e delle edizioni a stampa.
Vi presentiamo qui 5 straordinari album della collezione di immagini ritagliate dai coperchi delle scatole di fiammiferi dell’editore modenese Angelo Fortunato Formiggini (1878-1938). La raccolta si inserisce all’interno del più ampio progetto di collezionismo di materiali eterogenei (tra cui libri, periodici, ritagli di giornale, xilografie, canti, inni, giornali di trincea, cartoline) che prese il nome di Casa del Ridere, al cui accumulo e custodia Formiggini continuò a dedicarsi con costanza per tutta la vita, creando “una specie di biblioteca e di museo di tutto ciò che è attinente al Ridere (senza limiti di tempo e di geografia)”.
Tra i diversi soggetti, insieme alle vignette umoristiche, troviamo una bellissima serie dantesca, in cui le scene tratte in tricromia dalle incisioni del Doré si completano con le relative terzine sull’altro lato della scatola.
Grazia Maria De Rubeis
Filippo Argenti Sulla palude Stigia, Filippo Argenti, un dannato pieno di fango interpella Dante e cerca di rovesciare la barca del diavolo Flegias (Inferno, VIII, 31-42)
Anteo
Tra l’ottavo cerchio dei fraudolenti e il nono dei traditori, il pozzo dei giganti segna il passaggio dal fuoco delle Malebolge alle acque ghiacciate di Cocito. Sono le smisurate mani di Anteo, paragonato alla torre della Garisenda, a depositare Dante e Virgilio sul fondo dell’Inferno (Inferno, XXXI, 133-145)
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